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sabato, settembre 27, 2008

Plum Cake di mele e yoghurt

Nonostante qui siamo in pieno fermento per l' Oktoberfest con l'arrivo del "nonno" (una visita breve, solo qualche ora) mi sono dedicata alla "cucina italiana".

Risotto allo zafferano (preparato dal nonno) con ossibuchi alla milanese (o quasi!).
Pare che qui questi tagli di carne siano sempre scontati... non piacciono molto ed io ne approfitto!


Per il dolce ho seguito un ritaglio di qualche tempo fa...

Trita finemente gli aghi di un rametto di rosmarino e mescolali in una ciotola a bordi alti con 60 gr di farina, 1/2 cucchiaino di lievito vaniglinato per dolci, 1 pizzico di sale e 40 gr di zucchero di canna (ho usato quello normale). Unisci 1 uovo, 3 cucchiai di olio di semi di arachidi (avevo la scelta tra olive e mais) e 100 gr di yoghurt magro.
Mescola, fino ad ottenere una pastella morbida ed omogenea.
Taglia a meta' e sbuccia 3 mele, elimina il torsolo e tagliale a fettine.
Unisci delicatamente al composto e mescola.
Versalo in uno stampo da plum-cake (da 1 lt) foderato di carta forno bagnata e strizzata.
Cuoci in forno gia' caldo a 180gradi per 50 minuti,
Sforna e lascia raffreddare.


Per le foto... devo svuotare un po' l'hd, altrimenti non riesco ad salvarle ed inserirle.

Abbiate pazienza!


Un po' qua ... und ein bisschen dort

venerdì, settembre 26, 2008

La Moretta

No, no!
Non sto parlando di una ragazza mora, anche se lo si potrebbe pensare!

Questa volta sono alle prese con una bottiglia di liquore, bottiglia che e' arrivata giustogiusto dai miei ex vicini di casa italiani, originari di Fano.

Si dice che a Fano si trovi un caffe' speciale, difficile da gustare da altre parti, che viene bevuto come un qualsiasi caffé corretto, come digestivo e comunemente come una bevanda tonificante..
Questo non dipende solo dalla macchina da caffè usata ( beati loro! la mia, usandola raramente, fa un caffe' veramente orribile! ), dalla miscelatura o dalla tostatura dei chicchi.. tutto il segreto sta negli ingredienti aggiunti, nella loro corretta dosatura e miscelatura.

La moretta è quindi una bevanda calda, composta da:
caffè, anice, rhum, scorza di limone e zucchero.

COME SI PREPARA:
mettere in un bicchiere di vetro un cucchiaino di zucchero, un po' di rhum, il doppio di anice e un po' di scorza di limone; a questo punti scaldare molto bene il tutto.
Far quindi gocciolare caffè bollente nel bicchiere fino alla metà o poco più.

Complicato?
Ecco perche' esiste una "bottiglia" gia' preparata e a disposizione, con le giuste quantita' :)

Molto piu' semplice, basta seguire le istruzioni indicate :)

La "Moretta" trova le sue radici nella gente di mare e nei pescatori che da sempre utilizzano questa
bevanda per tonificarsi durante il loro duro lavoro.

Originariamente la "Moretta" viene ricordata come la raccolta degli avanzi delle bevande alcoliche di casa che trasferiti in un'unica bottiglia venivano portati in mare per realizzare l'aromatico cordiale che ravviva il caffé caldo, allora e ancora in uso nei ns. giorni come miscela d'orzo.

http://www.fanonline.it/new/news_dx.php?eventiID=3




Un po' qua ... und ein bischen dort

martedì, settembre 16, 2008

Austria: Kaiserschmarrn ai mirtilli

La prima volta che ho assaggiato i "Kaiserschmarrn" era al termine di un pasto tipico bavarese, in un Biergarten.
Quando li ho richiesti alla cameriera, pensavo mi venisse portato un piattino da dolce, come da noi in Italia.
Ma mi sbagliavo!
Era un'intera porzione!
Cosi' mi sono sentita dire dai tedeschi miei compagni di tavolo "Ma hai intenzione di pulire le strade dalla neve? Con tutte quelle calorie!!".

Da allora non li ho piu' mangiati, sino a qualche settimana fa, quando la Fra ed Angelo sono passati da qui.
L'intera porzione e' stata divisa tra tutti i partecipanti, cosi' da sentirmi meno in colpa fino.... a ieri sera.

Mi e' venuta una "voglia improvvisa", complice l'aumento di kg.
Ora o mai piu', mi sono detta!
Ultimo "dolcetto" prima di mettermi a dieta!


Ho trovato quindi questa ricettina in una rivista di cucina svizzera.
Noi non abbiamo inserito i mirtilli, ma l'abbiamo affiancata dalla "composta di mele", gia' aperta precedentemente per il Tafelspitz.


Le dosi sono per 4 persone - e questa e' la ricetta cosi' come viene presentata.

150 gr di farina
40 gr di zucchero a velo
2,5 dl di latte
4 uova
40 gr burro
100 gr di mirtilli

Mescolate la farina con 25gr di zucchero a velo.
Aggiungete il latte e mescolate fino a ottenere una pastella omogenea.
Dividete le uova. Incorporate i tuorli alla pastella. Montate gli albumi a neve ferma e amalgamateli alla pastella con cura.
Scaldate 20gr di burro in un grosso tegame. Aggiungete i mirtilli e versate la pastella sui mirtilli.
Lasciate rapprendere per circa 5 minuti a fuoco medio.
Girate, unite il burro rimasto e lasciate soffriggere per altri 1-2 minuti.
Con una spatola dividete il dolce in pezzi e rosolateli finche' si dorano.
Spolverizzateli di zucchero a velo.

(Preparazione: circa 25 minuti. - 380kcal a persona)


Direi che questa e' una ricetta un po' "semplificata", rispetto alle molte che si trovano a disposizione.
L'aspetto finale e' quello di un pancake e differisce da quest'ultimo per il fatto che e' tutto "spezzettato a bocconi".

Ed ecco u po' di storia, che non guasta mai!

La traduzione italiana di questo dolce ha diverse versioni in italiano:

Stracciata imperiale o Frittata dell'Imperatore.
Il nome nasce da una storia legata all'Imperatore Francesco Giuseppe, o meglio Franz Joseph il dolce marito di Sisi.
Si narra che un giorno l'Imperatore, di ritorno da una battuta di caccia nel tardo pomeriggio, avesse ordinato al suo cuoco qualcosa da mangiare.
Sfortuna vuole che il cuoco avesse già riordinato la cucina e che, con dispiacere e malavoglia abbia improvvisato una ricetta per il suo Imperatore mischiando uova, farina e uvetta. Il risultato fu....addirittura impresentabile!!
Il povero cuoco, preso alla sprovvista ed impegnato a preparare la cena per l'esigente famiglia reale, si scordò della crepe e la lasciò troppo sul fuoco facendola leggermente bruciare; in più al momento di girarla questa si ruppe.
E così ebbe il lampo di genio, taglio' a pezzi la frittata, la cosparse di zucchero a velo e marmellata di mirtilli.
La fortuna fu decisamente con lui, perché questa ricetta piacque così tanto a Franz Josef che la inserì nel menù ufficiale di corte chiamandola appunto Kaiserschmarren.

Questa volta ho fatto anche le foto, ma la pubblichero' in seguito (appena la scarico sul portatile)


Un po' qua ... und ein bisschen dort

martedì, settembre 09, 2008

Crumble... atto secondo ( lo Streusel)



Dopo il crumble prima versione, mi sono cimentata in qualche cosa di piu' tipicamente tedesco.

Si tratta di ... STREUSEL alla ciliegia

Ma che cosa sono questi streusel?


Ebbene, si tratta di una pasta lievitata alla base.

Si aggiunge qualche cosa nel mezzo (nel mio caso erano ciliegie rimosse dal loro sughetto) e si "chiude il tutto" con ulteriore farina, burro e quant'altro.


In pratica... un crumble con una base!

Direi che il risultato e' stato decisamente soddisfacente e non molto difficile.


Come ho fatto?


Beh, devo confessare che per mancanza di tempo ho preso una confezione gia' preparata :)




Un po' qua ... und ein bisschen dort

domenica, settembre 07, 2008

Austria: Tafelspitz

Al supermercato ho trovato un pezzo di carne e, in un primo momento, ho pensato di farne un arrosto.

A casa Stephan mi ha detto che si poteva cucinare come "Tafelspitz", appunto.

"Ma che cosa e' ??" - direte voi, ma anche io!
Semplice, si tratta di una preparazione con carne di manzo, cotto per molto tempo.
Quasi un "bollito" di manzo ma, per gli austriaci, e' tutt'altro.


L'ho accompagnata con spinaci, patate bollite, composta di mele e salsa al rafano con panna.

1 kg di lombata di manzo
1 cipolla
1 carota
1 porro
1 ciuffo di prezzemolo
1 gambo di sedano


Cuocere in 3 litri di acqua fredda e salata (non ho aggiunto sale) le verdure spezzate grossolanamente.

Quando bolle, aggiungere la lombata di manzo e cuocere il tutto a fuoco lento circa 2-3 ore. Non punzecchiare la carne per non far uscire il suo liquido che la lascerà morbida.

Togliere la carne dal brodo e lasciarla riposare per 10 minuti.
Dopodichè tagliarla a fette trasversali non troppo sottili diciamo un dito medio metterla in un piatto piano aggiungendo un pò di brodo caldo e le verdure (carota-porro) spezzettato.


Ed anche questa volta Tobias non si e' tirato indietro.

Devo dire che la carne era veramente tenera, non e' che faccia spesso il bollito, ma quasi si scioglieva in bocca!


{ Ricetta presa e copiata da qui }
Un po' qua ... und ein bischen dort

sabato, settembre 06, 2008

Mele con ripieno di cantuccini

Ultimamente sono carente con le foto, ma spadello ancora qualche cosa in cucina.

Questa ricettina l'ho trovata su una rivista svizzera e, dato che dove finire una quantita' di ingredienti iniziati, ne ho approfittato.

Dosi per 4 (ma ho dimezzato il tutto)

1 baccello di vaniglia
100 gr di cantuccini (le briciole che avevo conservato, integrandole con quelle di biscotti)
50gr di burro morbido
2 cucchiai di zucchero (mooolto meno)
2 cucchiai di uvetta (l'ho lasciata in ammollo nel cognac)
4 mele dolci
ca 1/4di succo di mela

Scaldare il forno a 180. Dimezzate il bacello di vaniglia ed estraete i semini raschiandoli. Mettete i cantuccini in un sacchetto di plastica richiudibile e sbriciolateli grossolanamente con un mattarello. Mescolate le briciole dei cantuccini con burro, zucchero, uvetta e semi di vaniglia.

Tagliate la calotta superiore delle mele. Con un cucchiaino estraete il torsolo. Riempite la cavita' delle mele con la farcia di cantuccini. Sistemate la calotta sulle mele e trasferitele in una grossa forma da gratin. Spruzzatele con il succo di mele.
Cuocetele nella parte inferiore del forno per circa 30 minuti.

Suggerimento (NON adottato): accompagnate con panna leggermente montata o salsa alla vaniglia.

Circa 330 kcal a persona.


Al termine?
Passeggiata serale di un'oretta circa per aiutare a smaltire il tutto.
Nonostante il detto "una mela al giorno toglie il medico di torno", ma i kg rimangono!

Buona notte.


Un po' qua ... und ein bischen dort

giovedì, settembre 04, 2008

India: Pollo Tandoori

Questa volta parliamo.... di Pollo Tandoori.

Si tratta di uno dei piatti piu' famosi della cucina indiana, assai aromatico e marinato nello yoghurt.

Si tratta di un piatto e' originario del Punjab, regione a Nord del Paese, con una cucina molto semplice ma ben curata e con tutti gli ingredienti (dato che i punjabi non sono vegetariani o induisti).
Sebbene la gastronomia di queste parti sia speziata, non e' niente confrontandola con il Sud del paese.

Il nome di questo piatto prende il nome dal rudimentale forno verticale di terracotta, il tandoor, una specie di grosso recipiente infisso nel terreno sopra la carbonella.
In questo particolare forno vengono cotti anche alcuni tipi di verdura, spiedini, gamberi ed il naan (ossia il pane), che accompagna questo tipo di preparazione.

Sebbene la preparazione richiedesse un pollo, io ho usato solo le cosce e sovraccosce.
E... non ho aggiunto peperoncino (sperando nell'assaggio da parte di Tobias, che ha gradito!!)

1 pollo
200 gr yoghurt intero naturale
1 spicchio d'aglio
2 cucchiai olio di semi
1/2 limone
1 cucchiaino di zenzero fresco grattugiato
1 cucchiaino di peperoncino in polvere (= che non ho inserito)
1 cucchiaino di coriandolo in polvere
1 presa di curcuma, chiodi di garofano, cannella, cumino, cardamomo, zafferano (per velocizzare il tutto ho aperto una bustina di "vin brule'" del mercato equo-solidale, che contiene inoltre noce moscata)
limone
sale

Se necessario fiammeggiare il pollo per eliminare gli eventuali residui di piume, quindi lavatelo accuratamente e asciugatelo con carta assorbente da cucina
Tagliate il pollo a pezzetti regolari, quindi eliminate la pelle e incideteli in superficie con 2-3 taglietti in diagonale
Allineateli in un solo strato in un piatto profondo e capace
Mescolate in una ciotola lo yoghurt con l'olio, il succo del limone, tutte le spezie e un'abbondante presa di sale, sbattendo il tutto con una forchetta fino ad ottenere una crema ben omobenea.
Unite l'aglio precedentemente pestato e versate il composto sui petti di pollo rigirandoli in modo che risultino ben rivestiti dalla crema di yoghurt
Coprite la preparazione con pellicola trasparente e lasciate riposare in un luogo fresco (non in frigo) per circa 3 ore, mescolando ogni tanto i pezzi di pollo in modo che siano sempre ben coperti dalla crema di yoghurt
Accendete il forno a 150-170. Trasferite i pezzi di pollo in una pirofila e non appena il forno sara' ben cald cuoceteli per mezz'ora circa o fino a quando saranno cotti e ben dorati
A cottura ultimata, trasferite i pezzi di pollo su un piatto da portata e guarnite con fettine di spicchi di lime.

A parte, avevo preparato un fuso di pollo alquanto "triste" per Tobias: me lo sono dovuta mangiare io, mentre lui e' stato ben contento di mangiare questo.

Purtroppo ultimamente sono carente in fatto di foto... perdonatemi!



Un po' qua ... und ein bischen dort