Come dicevo precedentemente, l'azione congiunta del cambio-ufficio
con il trasloco-telefono (grazie Signora Telekom), mi hanno
riportato al mio pendolarismo lavorativo.
Purtroppo (almeno per me) il mio capo mi vuole vedere in ufficio
almeno una volta a settimana e, sino a che non avro' una linea
_veramente_ stabile, mi tocchera' sottostare al suo pensiero (e
decisione).
Poi.. si vedra'.
Cosi' cerco il lato positivo di questo viaggiare, non con i propri
mezzi, che avevo scordato (e voluto scordare per tutti i disagche
puo' provocare) da piu' di una decina di anni.
Ma quante cose sono cambiate!
E quante sono ancora uguali, nonostante viva in una nazione
diversa.. non tanto per le indicazioni, scritte in una lingua ancora
a me sconosciuta, ma proprio per il modo di viaggiare.
Un tempo ricordo che le persone si abbioccavano sui mezzi.
Ora questo e' un po' piu' difficile che avvenga, ho visto solo rari
casi durante il ritorno a casa.
Il motivo - a mio avviso - e' semplice: tutti sono collegati a
qualche aggeggio altamente tecnologico, e lo utilizzano
costantemente.
Non fanno a tempo ad uscire di casa che gia' devono telefonare,
sentire musica, vedere filmanti sul cellulare, giocare con il
laptop... il mondo imperversa di iPhone, iTune, iPod, auricolari
cosi' piccoli che non si notano neppure, e quant'altro ancora.
Ed io - penserete voi?
Al momento non ne faccio ancora parte, sono esente e non ne sento la
necessita'.
Se si considera, poi, che vivo qui da piu' di 3 anni, e conservo
ancora il mio cellulare italiano (solo per mandare SMS a parenti),
non ne sono ancora stata affetta ma ne resto immune.
Poi passiamo alla fase "lettura", di cui ne faccio parte.
Si vedono ancora (per fortuna), persone che _leggono_.
Non tanto quotidiani, queste sono persone un po' piu' "datate", ma
LIBRI veri e propri, con tanto di pagine e parole scritte!.
Oggi, ad esempio, sono rimasta stupida nel vedere un signore con un
librone immenso in mano, con tanto di copri copertina di stoffa
rossa e nera, ed uno sgargiante segnalibro annesso.
Ma, si iniziano ad intravedere anche pochi sparuti casi con
tavolette di lettura (prima o poi sara'.. MIA!).
E poi le persone.
Ce ne sono veramente di tutti i tipi possibile ed immaginabili (e
non).
Anche se il gelo e' costante, da battere i denti e tremare dentro il
cappotto, le ragazze non si danno per vinte e continuano ad
indossare ballerina estive, senza calze.
Di contro troviamo anche il lato opposto, quelle che si coprono ben
oltre il normale.
Signore un po' avanti con gli anni che sfogliano depliants di
gioielli e carati.
Ragazze magre dentro jeans strimizziti o pakistane nei loro ampi
abiti neri, con tanto di velo in testa.
Insomma, non manca certo la varieta'.
E non dimentichiamoci delle fermate della metro.
La marea di gente regna sovrana.
Tanto da indurre personale dei trasporti ad essere presente alla
fermata che, con tanto di microfono in mano, cercano di convincere i
pendolari a non accalcarsi oltre.
Che contraddizione nel pensare che, in Giappone, il personale ha
guanti bianchi per aiutare a spingere gli sventurati trasportatori
nelle carrozze...
(L'immagine e' stata presa da questo sito: http://ilgrandesognodimaya.forumfree.it ) |
Buon viaggio!!
Un po' qua ... und ein bisschen dort
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