L'abitudine a decorare l'albero di Natale al ponte dell'Immacolata e' sempre piu' forte, soprattutto quando lo si va ad acquistare alla quasi-vigilia.
Per Pino (cosi' lo abbiamo chiamato) e' stata quasi una fortuna essere adottato dalla nostra famiglia, anche se per poche settimane.
Per Stephan sembra che sia un affare di stato.
Si va in questi ampi spazi dove gli alberi sono in bella mostra, e si sceglie il proprio a seconda della tipologia di albero, della dimensione, del portamento, della presenza (o meno) di rami importanti, della punta piu' o meno alta.
Insomma, per pigliare un albero ci si impiega delle ore.
Ora non capisco bene se Stephan decida di andare ad acquistarlo all'ultimo momento per diversi fattori, ma soprattutto perche' la scelta e' stata notevolemente ridimensionata, la stragrande maggioranza di alberi sono stati venduti e quindi lo si seleziona tra i rimanenti.
Quest'anno, poi, ci siamo battuti per averne uno "piccolo".
A cosa serve averne di maestosi, con punte che toccano il soffitto quando anche piccolino fa la sua sporca figura?
Poi, Pino, si e' anche comportato benissimo.
Nonostante sia stato dismesso alla Befana, non ha perso neppure una grossa quantita di pelo, pardon, di aghi.
Ora una parte di lui e' ancora con noi.
Stephan ha provveduto a tagliuzzarlo e coprire la sua edera con i rami avvolgenti, per tenere al caldo la pianta.
Un po' qua ... und ein bisschen dort
Per Pino (cosi' lo abbiamo chiamato) e' stata quasi una fortuna essere adottato dalla nostra famiglia, anche se per poche settimane.
Pino appena arrivato a casa nostra |
Per Stephan sembra che sia un affare di stato.
Si va in questi ampi spazi dove gli alberi sono in bella mostra, e si sceglie il proprio a seconda della tipologia di albero, della dimensione, del portamento, della presenza (o meno) di rami importanti, della punta piu' o meno alta.
Insomma, per pigliare un albero ci si impiega delle ore.
Lo spiazzo |
La selezione |
La sistemazione |
Il puntale |
Poche decorazioni ma buone |
Ora non capisco bene se Stephan decida di andare ad acquistarlo all'ultimo momento per diversi fattori, ma soprattutto perche' la scelta e' stata notevolemente ridimensionata, la stragrande maggioranza di alberi sono stati venduti e quindi lo si seleziona tra i rimanenti.
Quest'anno, poi, ci siamo battuti per averne uno "piccolo".
A cosa serve averne di maestosi, con punte che toccano il soffitto quando anche piccolino fa la sua sporca figura?
Poi, Pino, si e' anche comportato benissimo.
Nonostante sia stato dismesso alla Befana, non ha perso neppure una grossa quantita di pelo, pardon, di aghi.
Ora una parte di lui e' ancora con noi.
Stephan ha provveduto a tagliuzzarlo e coprire la sua edera con i rami avvolgenti, per tenere al caldo la pianta.
Un po' qua ... und ein bisschen dort
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